Achille Quadri an Ernst Haeckel, Berlin, 19. Juli 1870

Illustre Professore,

Berlino 19.7.70

La prego a perdonarmi la libertà che mi prendo nella presente per esporle la trista condizione nella quale mi trovo. La guerra che è scoppiata all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, distrugge tutti i miei progetti e tutte le mie speranze. Mentre io era venuto in Germania per a trattener mi due anni a fare studi di Zoologia sotto la sua direzione sarò forse costretto a tornare in Italia senza ch'io sappia se potrò più venire un'altra volta qui. La guerra può prendere due andamenti.

Se l'Italia vi prende parte la mia posizione in Germania è difficilissima per più ragioni, cioè perché cittadino di uno stato nemico, e perché venendo interrotte le strade e le comunicazioni con l'Italia io non potrò ricevere i danari da casa, o almeno || li riceverò molto tardi, e molto difficilmente.

Se l'Italia resta neutrale, come io credo, pure è probabilissimo che le comunicazioni restino interrotte, poiché sembra che la Germania meridionale non sarà esente dai mali della guerra.

Nonostante questi due casi io rimarrei in Germania a qualunque costo poiché andare ora in Italia e poi dover tornare m'incomoda assai. Per ricevere i danari da casa potrei provvedere in qualche modo. Se poi anche Lei mi consigliasse a restare, io resterei senza dubbio. Anzi se Lei per causa della guerra non andasse più a Trieste io verrei subito a Jena, e, nel caso diverso, verrei ai primi di ottobre, come mi ha indicato nell'ultima sua. Se non che oltre i romori guerreschi c'è un'altra circostanza che forse mi obbligherà a partire dalla Germania.

Da un mese io non ricevo lettere dalla mia famiglia, e ciò mi fa temere che sia accaduta qualche disgrazia. Insieme con le lettere aspetto pure i danari. Ho quasi fi-||niti quelli che portai meco quando arrivai qui, e se l'indugio si prolunga per qualche altro giorno io mi trovo senza danari in un paese dove non conosco nessuno. Inoltre se anche oggi o dimani mi giungesse la lettera, che probabilmente conterrebbe carta italiana, non posso valermi di questa che jeri perdeva il quaranta per cento, come la francese, e che oggi o dimani forse perderà il cinquanta o il sessanta. Io son ricorso all'ambasciata italiana, ma in questi giorni sono tanto occupati colà che ho potuto appena avere ascolto.

Credo che dentro il mese riceverò lettere dalla mia famiglia e sarò chiarito dallo stato delle cose, ma potrò ricevere i danari? questa è la questione. Se non è accaduta qualche disgrazia, come voglio sperare, uscirò dalla incertezza e mi deciderò a partire o a rimanere, ma se fosse vero il contrario bisogna ch'io parta assolutamente.

Tanto nel primo che nel secondo caso nondimeno io son costretto a ricorrere alla sua bontà per pregarla a spedirmi qualche somma di danaro per supplire agli urgenti bisogni attuali, e per tornare in Italia se mi sarà necessario. Mi contenterei di ben poco, per esempio anche di una cinquantina di talleri.

Sono oltremodo dolente di darle questo incomodo, ma Ella ben vede che non posso fare altrimenti. Del resto i danari Le saranno esattamente restituiti al più presto.

Rinnovandole le scuse della mia liberà, e anticipandole i miei ringraziamenti ho il piacere di dirmi, Sig. Professore,

Suo Devotissimo

Achille Quadri

a gestr.: trattermo

Brief Metadaten

ID
22818
Gattung
Brief ohne Umschlag
Entstehungsort
Entstehungsland aktuell
Deutschland
Entstehungsland zeitgenössisch
Königreich Preußen
Datierung
19.07.1870
Sprache
Italienisch
Umfang Seiten
4
Umfang Blätter
2
Format
13,1 x 21,1 cm
Besitzende Institution
EHA Jena
Signatur
A 22818
Zitiervorlage
Quadri, Achille an Haeckel, Ernst; Berlin; 19.07.1870; https://haeckel-briefwechsel-projekt.uni-jena.de/de/document/b_22818